Disturbi del sonno

Disturbi del sonno

Cosa sono

La maggior parte di noi può avere occasionali problemi di sonno a causa di stress, della vita frenetica o di altri fattori. Ma quando questi problemi si verificano regolarmente o troppo spesso e vanno ad incidere sulla nostra vita di ogni giorno, generalmente sono dovuti a quelli che vengono definiti disturbi del sonno: un gruppo di condizioni di varia natura che poco o tanto influenzano la nostra capacità di dormire regolarmente.

I disturbi del sonno spesso dipendono da un qualche altro disturbo o malattia, e quindi possono cessare una volta risolta la causa sottostante.

Sintomi

La maggior parte dei disturbi del sonno può essere caratterizzata da uno o più dei seguenti quattro sintomi:

  • difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati;
  • difficoltà a restare svegli durante il giorno;
  • squilibri del ciclo sonno-veglia;
  • comportamenti insoliti durante il sonno.

I principali disturbi del sonno

  • Insonnia – L’insonnia, il più comune disturbo del sonno, può essere descritta come una condizione caratterizzata da uno o più dei seguenti sintomi: l’incapacità di addormentarsi; l’incapacità di rimanere addormentati; il risveglio precoce. Oltre ai sintomi notturni, in caso di insonnia, sono presenti anche sintomi diurni come l’astenia, la sonnolenza, la difficoltà di concentrazione e l’irritabilità. L’assenza o la presenza dei disturbi diurni fa parlare, rispettivamente, di insonnia di primo livello, o insonnia di secondo livello. L’insonnia può essere causata da tanti fattori: dal jet lag, dallo stress, dall’ansia, dagli ormoni o da problemi digestivi. Potrebbe però anche essere il sintomo di un problema di salute sottostante o l’effetto collaterale di un qualche farmaco. In base alla sua durata e al momento dell’insorgenza, l’insonnia può classificarsi in: occasionale recente, se è insorta da meno di 30 giorni, oppure cronica, se persiste più di 30 giorni. Un’insonnia occasionale può trasformasi in insonnia cronica, quindi non va mai sottovalutata o trascurata. Un’insonnia può costituire un problema anche molto grave relativamente alla qualità della vita ed alla sicurezza delle persone. In Europa l’insonnia severa si stima colpire tra il 4 ed il 22% della popolazione con una durata media di 2-6 mesi. Le persone più a rischio sono quelle di sesso femminile, con un picco dopo i 65 anni di età, in coincidenza con la menopausa. Nei maschi si ha un primo picco tra i 24 ed i 34 anni ed un picco dopo i 65.
  • Russamento e sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) – L’apnea notturna consiste nell’interruzione o nel rallentamento della respirazione durante il sonno per un periodo di tempo che può variare da pochi secondi a qualche minuto. Le frequenze di queste interruzioni possono essere talmente elevate da arrivare anche a diverse decine di episodi in un’ora.
  • Bruxismo – Il bruxismo è una condizione in cui si digrignano i denti. Tra le possibili cause del bruxismo ricordiamo ansia e stress, problemi emotivi e psicologici, disturbi del sonno, un disallineamento delle arcate dentarie e la risposta muscolare a una malattia neurodegenerativa.
  • Sindrome delle gambe senza riposo – La sindrome delle gambe senza riposo si caratterizza per la necessità di fare dei movimenti nel mentre si sta dormendo. Talvolta si accompagna con una sensazione di formicolio alle gambe. Si associa spesso a determinate condizioni di salute tra cui ricordiamo il morbo di Parkinson e il disturbo da deficit di attenzione / iperattività ADHD (attention deficit hyperactivity disorder.
  • Epilessia notturna – E’ una malattia neurologica caratterizzata dall’esecuzione di movimenti degli arti, scatti e talvolta anche da emissione di urla durante il sonno. Spesso è di difficile diagnosi in quanto esistono altri disturbi del sonno, detti parasonnie, che hanno una sintomatologia molto simile – pur avendo origini diverse.
  • Narcolessia e Ipersonnia – La narcolessia è una patologia neurologica che si caratterizza principalmente per eccessiva sonnolenza diurna, con attacchi di sonno improvvisi che si manifestano più volte nel corso della giornata. Ancorché una narcolessia possa verificarsi da sola, si associa spesso ad alcuni disturbi neurologici come la sclerosi multipla. Anche se alcuni studi hanno ipotizzato un legame tra la narcolessia ed alcuni problemi come le infezioni, si ipotizza che questa condizione possa avere un’origine autoimmune: che il sistema immunitario delle persone geneticamente suscettibili di narcolessia “vada fuori di colpo” e che distrugga accidentalmente quelle cellule cerebrali che sono cruciali per “l’avviso al nostro corpo del sonno”.
  • Parasonnie – Appartengono a questa categoria di disturbi il sonnambulismo, il sonniloquio, la paura durante il sonno, gli incubi, la paralisi del sonno e anche l’incapacità di movimento.
  • Disturbi del sonno nei bambini

Classificazione

A livello internazionale esistono tre importanti sistemi di classificazione del sonno:

  • L’ICSD (pubblicata per la prima volta nel 1990 e poi aggiornata in ICSD-2 nel 2005, e in ICSD- 3 nel 2014) – L’ American Academy of Sleep Medicine in associazione con l’European Sleep Research Society, la Japanase Society of Sleep Research e la Latin American Sleep Society ha prodotto questa classificazione diagnostica dei disturbi del sonno che prevede, nella sua terza revisione (ICSD-3) 7 categorie principali per 83 disturbi.
  • L’ICD-9-CM
  • Il DSM-IV (e il DSM-V di prossima pubblicazione)

Cosa fare in caso di sospetto disturbo del sonno

Se sospetti di avere un disturbo del sonno, è importante che tu contatti un medico e che sia lui a fare una diagnosi ed eventualmente a prescriverti il trattamento più opportuno.

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